22 febbraio 2015

BitCoin Oro Digitale

                                              BitCoin Oro Digitale




Qualcuno lo compra, qualcuno lo accetta in pagamento, qualcuno lo crea “minandolo”, qualcuno ci specula, qualcuno ci investe, qualcuno non si fida, qualcuno non ha ancora capito cosa sia né come funziona.
Le Banche ovviamente lo sconsigliano ai propri clienti e, ce chi dà la sua opinione.
Ma chi ha capito veramente cos’è il BitCoin?

Allora facciamo un po’ di chiarezza:
il BitCoin non è semplicemente una moneta.
Il BitCoin è una piattaforma, un protocollo completamente nuovo, capace di rivoluzionare il mondo in cui viviamo svolgendo miliardi di calcoli matematici al secondo, cosa che non fanno i Pc.
Che significa “protocollo”?
L’intera rete di Internet è costruita su un protocollo chiamato TCP-IP: se non esistesse questo, non esisterebbe Internet è tu non staresti qui a leggere.
Ma la cosa più interessante no è il protocollo TCP-IP. Sono le cose che si possono fare grazie a questo e sulla base di questo.
Ad esempio, le pagine web, la posta elettronica, le chiamate su Skype, i Social Media, e-commerce e pagamenti digitali, online banking e trading, file sharing, video sharing, e molto altro ancora.
Allo stesso modo, la cosa più interessante del BitCoin non è il protocollo in sé e per sé.
E non è neppure la “moneta digitale” !
La moneta digitale chiamata BitCoin non è altro che la prima e più famosa “applicazione” del protocollo chiamato BitCoin.
Hai presente gli Smartphone e le loro “App”? Grazie allo Smartphone, puoi avere infinite “Applicazioni”.
Lo stesso vale per il protocollo BitCoin, la moneta non è altro che una di queste.
E allora facciamo un passo indietro…
Cosa fa è a cosa serve il Protocollo BitCoin?

Il Protocollo BitCoin è una delle più grandi innovazioni che l’Umanità abbia mai conosciuto.
Per intenderci: superiore all’invenzione di Internet (da questo punto di vista, Internet ha semplicemente preparato il terreno per l’avvento del BitCoin).
Il BitCoin (inteso come protocollo) risolve un problema informatico che nessuno era riuscito a risolvere per 40 anni. E risolve un problema umano molto più antico.
 “Come si può creare, in tempo reale, la prova di una transazione (come lo scambio di beni, servizi o informazioni) in un ambiente in cui due parti non si fidano l’una dell’altra, senza bisogno di un’autorità terza, che faccia da arbitro e garante?”.
Questo problema adesso è stato risolto; e il mondo (per chi non se ne fosse accorto) non è più lo stesso.
Tecnicamente, la società non ha più bisogno di banchieri, intermediari, governanti o burocrati.
Il BitCoin è anzitutto un registro obbiettivo, universalmente condiviso (chiamato “blockchain”) della proprietà e degli scambi.
Facciamo un esempio: io ho cento monete…
…se ne do venti a te (in cambio di un prodotto o servizio) da quel momento in poi io ne ho solo ottanta e tu ne hai venti.
Prima del BitCoin, il problema delle monete digitali era:
“Chi garantisce che io ho veramente 100 monete?”.
“Chi garantisce che te ne ho davvero spedite 20?”.
“Chi garantisce che, dopo avertele spedite, ne ho solo 80 e tu ne hai 20 in più?”.
“Chi garantisce che io non spedisco le stesse 20 monete contemporaneamente a te e a qualcun altro, truffando il sistema?”.
Prima del BitCoin, la risposta era: “Impossibile: solo il sistema bancario può garantire questo”.
Adesso questi problemi sono stati risolti e il sistema bancario non serve più.
Scusa se è poco.
Chi emette il BitCoin? A chi appartiene?

Il BitCoin è un protocollo, un modello matematico.
Non appartiene a nessuno: vive e funziona (come un orologio svizzero) senza bisogno di autorità centrali regolatrici.
È questa la genialità di chi lo ha inventato (cioè: uno scienziato – o gruppo di scienziati – che passa sotto il nome/pseudonimo di Satoshi Nakamoto).
Il BitCoin è decentrato: non risiede da nessuna parte.
O meglio, risiede su tutti i computer del mondo che fanno uso del BitCoin.
La sua “affidabilità” è incorporata matematicamente nel sistema, senza bisogno di garanti o regolatori.
Non solo non richiede regolatori, ma – essendo decentrato – anche se un’Autorità centrale volesse sospenderlo, bloccarlo o cancellarlo, NON potrebbe farlo.
Su questo Protocollo decentralizzato (che è solo l’inizio!) adesso si può inventare di tutto.
Per esempio una moneta libera, globalmente riconosciuta e decentralizzata (come il BitCoin).
Che nessuno può controllare, nessuno può stampare abusivamente (come fanno adesso le Banche Centrali) e nessuno può proibire: perché è una “moneta matematica” interamente digitale, un protocollo che non ha padroni e non appartiene a nessuno.
Per esempio, trasferimenti di denaro senza confini geografici e senza autorizzazioni o tassazioni.
Per esempio, nuove monete (valute digitali) generate matematicamente con specifici criteri, per esempio commerciali o di utilità sociale, adottate liberamente (da chi desidera adottarle), quotate in BitCoin e liberamente scambiate, senza chiedere il permesso a nessuno (già esistono, e vengono chiamate “Crypto-Currencies”: ecco una loro “classifica” aggiornata -> www.CoinMarketCap.com).
Per esempio, strumenti di e-commerce globale con costo della transazione pari a zero.
O strumenti di scambio valute (Forex) decentralizzati e indipendenti (anche questo già esiste: è una piattaforma chiamata “MasterCoin” che sta per debuttare sul libero mercato).
Oppure: scambio di informazioni, certificati di proprietà di qualsiasi bene o servizio, perfino sistemi di votazione elettronici non falsificabili e non censurabili (“democrazia rappresentativa”? E’ un’idea dello scorso millennio, oggi tecnicamente – e moralmente – superata).
In tutto questo: il BitCoin (la moneta) non è che l’inizio, la punta dell’iceberg.
Chi compra BitCoin (la moneta) oggi, in realtà non sta comprando una pura e semplice moneta.
Sta partecipando alla più colossale O.P.A. di tutti i tempi (significa “Offerta Pubblica di Acquisto”: hai presente, quando una nuova Società debutta in Borsa e inizia a vendere le proprie Azioni?).
Comprare BitCoin, equivale a sostenere un sistema/modello economico, radicalmente innovativo, acquistandone una piccola quota, come se fosse l’Azione di una Società (anche se qui non esiste una Società – e questo, nel nuovo modello, è un punto di forza).
Sarà il mercato a decidere il valore di queste “Azioni” chiamate “Bitcoin”, com’è giusto che sia.
Qualcuno ha provato a fare un po’ di calcoli.
Se l’ecosistema chiamato BitCoin dovesse “rubare” solo il 10% del mercato a soli tre settori (Trasferimenti finanziari, Commercio elettronico e Forex) un Bitcoin potrebbe valere ragionevolmente almeno centomila dollari, o forse più, nel giro di pochi anni.
Infatti “Wedbush Securities”, un gruppo di Analisti Finanziari di Wall Street, ha recentemente valutato il potenziale valore di un BitCoin a 98.500 dollari.
I gemelli Winklevoss (esatto, quelli di Facebook) hanno fatto, pochi giorni fa, un calcolo complicatissimo e hanno concluso che una valutazione molto prudente per il BitCoin, nei prossimi anni, potrebbe essere di 40.000 dollari.
Mentre scrivo vale 250 dollari circa ma in passato ha superato l” Oncia d” Oro con più di 1300 dollari . Che te ne sembra, come opportunità?
Una cosa è certa: l’ascesa della quotazione del BitCoin non sarà affatto lineare, né priva di rischi.
Nei prossimi anni, le Banche e i Governi centrali faranno di tutto per ostacolare il BitCoin.
Cercheranno di regolamentarlo, sottometterlo, forse perfino proibirlo.
Questo farà crollare drammaticamente il suo valore, più e più volte come è gia 
successo in passato, in cui si è dimezzato in pochi giorni, dopo alcune dichiarazioni ostili del Governo Cinese).

Il BitCoin ormai è stato inventato, e non potrà mai più essere cancellato speriamo neanche proibito con una qualsiasi speranza di successo a lungo termine.
A mio parere, acquistare BitCoin oggi è cosa buona e giusta, non per assicurare il tuo futuro economico o la tua pensione (benché questo di certo non guasti!).
Ma per partecipare a questa gigantesca O.P.A. e sostenere la nuova piattaforma decentralizzata che può traghettarci in un mondo nuovo.
Un mondo che non ha più bisogno di Banche o Autorità Centralizzate.

Un mondo che si lascia alle spalle le vecchie superstizioni e riconosce (finalmente) il primato degli Individui sui Governi e il Principio di Volontarietà nelle Relazioni fra Esseri Umani.

Ecco Satoshi Nakamoto, Mister Bitcoin
L’inventore della moneta digitale scovato da Newsweek: è un laureato in Fisica di 64 anni quando a inventato la formula magica è vive in California. 
Ha creato la formula matematica nel 2008 e pubblicata nel 2009




Grazie Maestro


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